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lunedì 28 marzo 2022

Abbraccio

Walter Musco

Illimine

ABBRACCIO parte da una provocazione di Walter Musco (Pasticceria Walter Musco – Bompiani) agli artisti di Illimine, chiamati a ripensare la performance writing, la poesia espansa e partecipativa e la relazionalità attraverso la costruzione di un’esperienza ‘commestibile’.

Walter Musco

Laurea in Scienze Politiche e un percorso da ricercatore in Diritto Internazionale alle spalle, ex gallerista di Arte Tribale in una delle vie storiche di Roma per l’Arte (Via Giulia), collezionista di orologi, viaggiatore, gourmet e amante del vino.

La svolta enogastronomica: oltre dieci anni fa decide di intraprendere un nuovo percorso, quello della cucina. Si iscrive a uno dei primissimi corsi di “Professione Cuoco” del Gambero Rosso al quale seguono due anni di stage presso “Acquolina” di Giulio Terrinoni, “Il Convivio” dei fratelli Troiani e “Antonello Colonna” a Labico e qualche anno come Personal Chef. Nel 2009 apre la Pasticceria Bompiani. L’esperienza maturata nel corso degli anni da autodidatta con la Pasticceria – in aggiunta agli incontri e ai corsi con Maestri come Gino Fabbri, Gianluca Fusto, Javier Guillen e Paco Torreblanca – gli permettono di crescere professionalmente e di attestare la Pasticceria Bompiani come una delle migliori nel contesto romano e nazionale.

La contaminazione con l’Arte e la Pasticceria avviene in modo molto timido nel 2012 con la prima edizione di “Uova di Pasqua” dedicate al mondo dell’arte.

Nel 2015 la ristrutturazione della Pasticceria gli ha permesso, di incrementare l’offerta ed inserire l’Arte anche nella linea delle torte, realizzando Signature in omaggio a Jackson Pollock (“Action Painting”), al Bauhaus di Walter Gropius (“Bauhaus”), a Piero Manzoni oltre che al mondo del cinema con una signature dedicata a Michelangelo Antonioni.

La contaminazione avviene anche nell’utilizzo di ingredienti non propriamente tipici della pasticceria e nascono altre Signature come la “Bloc de Foie Gras - omaggio a Joseph Beuys”, una torta con il Foie Gras e composta di pesche; il dessert al piatto a base di Caviale e Cioccolato Bianco o quello con il Sedano, Limone e Bottarga. La versione della “Caprese - omaggio a Curzio Malaparte” (Pomodoro, Mozzarella e Basilico); la “Extrema” con l’utilizzo di tre pepi; la torta “Negroni”...

Nell’ultimo periodo si sta dedicando allo studio di nuove forme per la realizzazione di stampi torte e grazie a nuove tecnologie, al di fuori del mondo della pasticceria, cominciano nuove sinergie per creare nuove contaminazioni.

Si definisce una persona fuori dal coro, scomoda, maniacale ed estremamente curiosa di tutto ciò che non conosce o che conosce poco. Nella realizzazione dei suoi dolci cerca sempre di dare importanza ai sapori, non inserendo troppi ingredienti e non rendendoli troppo dolci. La textura è un elemento importantissimo così come i contrasti di dolce/acido o grasso/acido. Ma ritiene fermamente che un elemento identificativo della sua pasticceria sia l’estetica e la precisione nella realizzazione dei prodotti e dei dettagli. Oltre a tutto ciò la sua pasticceria ha una base di ricerca e di inserimento di contenuti culturali con l’intento di proporre i suoi prodotti dolciari in contesti e forme non usuali ed eccentriche. Ripudia la tecnica fine a sé stessa e la pasticceria concepita come recrudescenza dei facili ricordi d’infanzia. Ama il minimalismo concettuale e delle forme, crede nel brutalismo come forma di verità.

Tra il 2020 e il 2021 la Pasticceria cambia nome in “Pasticceria Walter Musco” indirizzando il suo percorso definitivamente verso l’abbattimento dei cliché della pasticceria, andando a ricercare forme sempre più estreme e ispirate all’arte. Produce quindi il “Gran Cretto - omaggio ad Alberto Burri”, la collezione di praline “Space Oddity - Omaggio a David Bowie” e la monoporzione “Banksy”. Conclude il 2021 una delle realizzazioni più coraggiose e apprezzate: la torta - non dolce - “Quadrato Nero - omaggio a Malevic” a base di caviale, vodka e panna acida e con l’iconica forma del Quadrato Nero del celebre artista russo. Questa torta rappresenta il passo ultimo nel concetto di dessert, sconfinando nei sapori salati e nei gusti non tipicamente mediterranei.

Illimine

Riunisce artisti multimediali, performers, accademici e professionisti. Il nostro obiettivo è la pratica di un dialogo transdisciplinare intorno ad una serie di temi principali: gesto, durata, poesia espansa, narrazione ed arte ospitale e site specific. Dal 2013 Illimine presenta il suo lavoro in contesti nazionali ed internazionali, in gallerie, spazi pubblici e festival, con lavori recenti al MACRO di Roma, The British School at Rome, DIF Museo Diffuso di Formello, Face to Face (Montefiascone), MAAM (Roma), Performance Arcade Festival (Wellington, NZ) e una personale a Palazzo Lucarini Contemporary (Trevi, Pg). In Australia, nel 2018 Illimine ha completato A Narrow Road to the Deep North una performance pubblica di scrittura (10km) sulla strada Moreland Upfield Path (MoreArt Festival Melbourne); tra i lavori più recenti anche una personale alla Counihan Gallery di Brunswick e una perfromance/installazione all’Immigration Museum e per il Melbourne International Writers Festival. Membri di Illimine hanno anche collaborato alla curatela ed organizzazione della conferenza internazionale ‘Press Play’ (MACRO, 2019), centrate sull’intersezione da scienze umanistiche e pratiche artistiche. Sono anche curatori ed organizzatori della conferenza internazionale di Voice Studies ‘Voice/Presence/Absence’ (University of Technology Sydney, 2014) del cui catalogo multimediale sono stati editori.

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