lunedì 12 giugno 2023
C di Coniglio
Gabriella Siciliano
Melissa Micillo
Paola Carbone
malinconia
[ma-lin-co-nì-a] lett. melanconia s.f.
1. stato d’animo doloroso ma calmo, o attenuato da una certa dolcezza, spesso alimentato
dall'indugio rassegnato o addirittura compiaciuto, nell'ambito di sentimenti d'inquietudine o delusione.
La m. dei romantici; lasciarsi prendere dalla m.; un ricordo pieno di m.; la m. di un paesaggio
autunnale.
2. cosa, pensiero che suscita tristezza: scacciare le malinconie.
3. Anticamente, l'umor nero, uno dei quattro umori generati dall'organismo umano, cui si attribuivano
malefici e spesso fatali influssi sulle funzioni vitali.
Etimologia: ← lat. tardo melancholĭa(m) ‘umore nero’, che è dal gr. melancholía, propr. ‘bile
nera’, comp. di mélas mélanos ‘nero’ e un deriv. di cholḗ ‘bile’.
Gabriella Siciliano
Nasce nel 1990, attualmente vive e lavora a Napoli. Fin da giovanissima si è dedicata allo studio della musica e della danza. Successivamente ha studiato pittura all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Negli ultimi anni la matrice performativa e visiva della sua ricerca l’hanno portata alla realizzazione di progetti site specific, evidenziando la percezione individuale degli spazi che è chiamata e sceglie di interpretare.
Il linguaggio di Gabriella Siciliano si basa su concetti esistenziali che esprime attraverso un estetica pop, generando un ironico cortocircuito.
Tra i suoi interventi installativi o performativi recenti troviamo Mi manchi (Quadriennale di Roma, Palazzo Braschi), Tana (Officine San Carlo, Vigliena) Party Alone (Magazzini Parco San Paolo, 2020), Da casa mia non si vede il mare (Castel dell’Ovo, Napoli 2020), Bathroom dance (2021, Napoli) in occasione della prima edizione di Exit Strategy, Abbraccio (Teatro Franco Parenti, Milano), Planetario (Palazzo d’Avalos, Procida
- Capitale della Cultura, 2021) e Jump (Napoli, 2021), installazione permanente per il museo-condominio Quartiere Latino.
Melissa Micillo
Attualmente vive e lavora a Napoli. Danzatrice, la cui formazione ha inizio con lo studio della danza accademica, per poi mutare direzione e senso in seguito all'incontro, nel 2014, con il collettivo azzurro solfato-compagnia di teatrodanza di napoli. È proprio con il collettivo azzurro solfato che ha la possibilità di prendere parte a performance ed eventi site-specific e alla co-conduzione di laboratori e progetti rivolti a scuole di diverso ordine e grado. La sua formazione è estremamente variegata e spazia da un percorso universitario e professionale in scienze e tecnologie agrarie presso l'università degli studi di napoli federico ii allo studio ed approfondimento del movimento, inteso nella sua accezione più ampia, attraverso la danza contemporanea, il teatrodanza, la contact improvisation passando per la pratica dello yoga e del taichi, fino alla arrampicata sportiva. Il filo rosso che collega le molteplici pratiche è, senz'altro, la curiosità ed il desiderio di indagare le possibilità del movimento, attraverso un processo di destrutturazione e scomposizione, tale da acuire la percezione profonda di sé.
Paola Carbone
Napoli, 1960.
Studia danza a Parigi, prosegue dedicandosi al Tai Chi Chuan e all’Aikido. Attraverso queste discipline scopre il legame profondo tra natura, corpo e movimento. Collabora per molti anni col Teatro dei Sassi di Matera, con i quali condivide sia l’esperienza didattica della scuola di formazione per attori che quella di attrice e danzatrice. Con la stessa associazione partecipa alla ricerca sul poema epico del Mahabharata e ai Viaggi da fermo del Grubus Theatre, progetto di teatro viaggiante all’interno di un autobus a due piani da gran turismo.
Ideatrice a Napoli del Progetto Cortili, esperienza che prevede l’adozione di una casa, di una corte e dei suoi abitanti per l’installazione di un evento di teatro, danza, musica e cibo. Collabora con diversi comuni dell’entroterra campano per la creazione di Comunità Temporanee d’Intenti. Insegna Tai Chi- La danza silenziosa presso l’Accademia di Teatro del Mercadante di Napoli. Guida e allena il Collettivo di teatro danza Azzurro Solfato: Essere Paesaggio è il pensiero ispiratore che anima il lavoro degli ultimi anni.
Si dedica a manufatti di argilla, come esperienza creativa e meditativa.